Felice Buon Spirito

file:///C:/Users/Felix/Desktop/TESTATA%20FORUM.png

I PAPI ERETICI

  • Messaggi
  • OFFLINE
    roberto.testimonidigeova
    Post: 28
    Sesso: Maschile
    00 07/09/2011 23:06
    Un caso di papa condannato per eresia è quello di Onorio (625-638), che ridicolizzò la teoria delle "due volontà" di Cristo (problema connesso con le "due nature", teoria stabilita nel corso del Concilio di Calcedonia), senza tuttavia avere il tempo necessario per spiegare la ragione del suo dissenso (morì prima). Circa quarant'anni dopo la morte venne stigmatizzato come Monotelita e condannato per eresia dal VI° Concilio Generale (680-681). Leone II, eletto papa nel 682, confermò la condanna di Onorio dicendo:"Onorio cercò, con profano inganno, di sovvertire la fede immacolata"

    ________________________________________________
    (2 Re 10:16) Quindi disse: “Vieni con me e guarda come non tollero nessuna rivalità verso Geova”.

  • OFFLINE
    jwfelix
    Post: 857
    Sesso: Maschile
    00 07/09/2011 23:25
    Re:
    roberto.testimonidigeova, 07/09/2011 23.06:

    Un caso di papa condannato per eresia è quello di Onorio (625-638), che ridicolizzò la teoria delle "due volontà" di Cristo (problema connesso con le "due nature", teoria stabilita nel corso del Concilio di Calcedonia), senza tuttavia avere il tempo necessario per spiegare la ragione del suo dissenso (morì prima). Circa quarant'anni dopo la morte venne stigmatizzato come Monotelita e condannato per eresia dal VI° Concilio Generale (680-681). Leone II, eletto papa nel 682, confermò la condanna di Onorio dicendo:"Onorio cercò, con profano inganno, di sovvertire la fede immacolata"



    Eretico dopo 40 anni? [SM=g2401461]

    Adesso eretichiamo anche noi russell [SM=g7364]
  • OFFLINE
    roberto.testimonidigeova
    Post: 28
    Sesso: Maschile
    00 07/09/2011 23:31

    Giovanni XXII,
    Papa della Chiesa cattolica dal 7 agosto 1316 al 4 dicembre 1334

    Giovanni XXII Dichiarò che le anime dei morti in grazia di Dio avrebbero goduto della “visione beatifica” non subito dopo la morte, come affermava la tradizione, ma solo alla risurrezione dei morti e che nell’attesa avrebbero dormito godendo del conforto di Cristo sotto l’altare. Egli presentò questa sua concezione soprattutto in tre distinte omelie: il 1º novembre, il 15 dicembre 1331 e il 5 gennaio 1332.

    Il re Filippo VI di Francia fece fare un esame dall'Inquisizione. L'esame iniziò il 19 dicembre 1333. Da parte sua anche il Papa convocò una commissione di cardinali e di teologi, che il 3 gennaio 1334 in concistoro lo indusse a dichiarare che avrebbe revocato la sua concezione se essa fosse stata trovata in contrapposizione alla comune dottrina della chiesa.

    Morì il 4 dicembre 1334. Il suo successore papa Benedetto XII ritrovò ed emanò una bolla datata un giorno prima della morte di Giovanni XXII in cui egli ritrattava la sua dottrina (tempistica quantomeno sospetta). Oggi la Chiesa Cattolica ritiene che Giovanni XXII parlò esprimendo un'opinione personale e non ex cathedra.

    ________________________________________________
    (2 Re 10:16) Quindi disse: “Vieni con me e guarda come non tollero nessuna rivalità verso Geova”.

  • OFFLINE
    roberto.testimonidigeova
    Post: 28
    Sesso: Maschile
    00 07/09/2011 23:33
    JwFelix, guarda che ce ne sono altri. A domani

    ________________________________________________
    (2 Re 10:16) Quindi disse: “Vieni con me e guarda come non tollero nessuna rivalità verso Geova”.

  • OFFLINE
    roberto.testimonidigeova
    Post: 28
    Sesso: Maschile
    00 08/09/2011 21:45
    Tutti insieme appassionatamente

    Ecco una short list con inclusi i due papi eretici già menzionati in precedenza.


    Papa Zeffirino, nel principio del terzo secolo, approvò la dottrina dei Montanisti, già infallibilmente condannata dai suoi predecessori infallibili come lui.

    Papa Marcellino, verso la fine del terzo secolo, diede tale prova della sua infallibilità al punto che, come attestano il pontificale di Damaso ed il breviario romano, giunse fino alla completa apostasia, sacrificando agli idoli.

    Papa Liberio, nel quarto secolo, secondo la testimonianza dei santi cattolici Atanasio, Ilario e Girolamo, divenne ariano, e sottoscrisse la confessione di fede ariana. Girolamo attesta lo stesso anche di papa Felice II.

    Papa Vigilio (non Virgilio), nel sesto secolo, approvò l'eresia eutichiana che negava in Cristo le due nature, la divina e la umana.

    Papa Onorio I, nel settimo secolo, insegnò l’eresia dei Monotèliti, e fu condannato come eretico monotèlita dal sesto Concilio generale.

    Papa Niccolò I, nel nono secolo, Fu accusato di eresia per la formula del Credo relativa alla processione dello Spirito Santo dal Padre e dal Figlio (tema che sarà poi alla base del definitivo scisma fra cattolici e ortodossi del 1054. Nell’ 867 un sinodo a Costantinopoli lo scomunicò.

    Papa Stefano VI nel nono secolo condannò infallibilmente e ferocemente il suo infallibile predecessore papa Formoso, annullando tutti i suoi atti, e dichiarando con ciò che la validità dei sacramenti dipende dalla persona del ministro, che è una eresia nella Chiesa romana.

    Papa Sergio, (sempre nel nono secolo), successore di Stefano, seguendo infallibilmente l'errore del suo infallibile predecessore, riabilitò l’infallibile Formoso, dichiarò valide le sue ordinazioni, e dichiarò nulle quelle dell’infallibile papa Stefano.

    Papa Giovanni XXII, nel tredicesimo secolo, insegnava solennemente che le anime dei santi non entreranno in cielo, se non dopo il giudizio universale: dottrina condannata come eretica dalla Chiesa romana.

    Papa Giovanni XXIII, nel quindicesimo secolo, fu condannato come eretico dal Concilio di Costanza, e deposto dal papato. Dopo oltre cinque secoli dalla sua morte venne degradato ad antipapa e così nel 1958 Angelo Giuseppe Roncalli poté chiamarsi Giovanni XXIII.

    [Modificato da roberto.testimonidigeova 08/09/2011 21:49]

    ________________________________________________
    (2 Re 10:16) Quindi disse: “Vieni con me e guarda come non tollero nessuna rivalità verso Geova”.

  • OFFLINE
    jwfelix
    Post: 857
    Sesso: Maschile
    00 08/09/2011 22:35
    Alla faccia del caciocavallo direbbe qualcuno.

    Eppure ce ne ancor di peggio.

    Hai mai letto MEDAGLIONI ANTIPAPALI?

    Te lo consiglio
  • OFFLINE
    roberto.testimonidigeova
    Post: 28
    Sesso: Maschile
    00 08/09/2011 22:57
    No, mai letto, ma provvederò. Il problema è reperirlo perché sui siti delle vendite online che finora ho visitato risulta essere fuori catalogo. Che abbiano rispolverato l' Index librorum prohibitorum? In tal caso stai attento perché la bolla papale potrebbe abbattersi anche sui tuoi libri. Ma saresti in buona compagnia, vedi:

    Francesco Bacone, Honoré de Balzac, George Berkeley, Cartesio, Daniel Defoe, Alexandre Dumas padre e Alexandre Dumas figlio (quando si dice tale padre tale figlio), Gustave Flaubert, Victor Hugo, Immanuel Kant, Jean de La Fontaine, John Locke, Karl Marx, Montesquieu, Blaise Pascal, Pierre-Joseph Proudhon, Jean-Jacques Rousseau, Spinoza, Stendhal, Voltaire, Émile Zola, Vittorio Alfieri, Cesare Beccaria, Giordano Bruno, Benedetto Croce, Gabriele D'Annunzio, Antonio Fogazzaro, Ugo Foscolo, Galileo Galilei, Giovanni Gentile, Francesco Guicciardini, Giacomo Leopardi, Ada Negri, Enea Silvio Piccolomini (cioè papa Pio II!), Adeodato Ressi, Girolamo Savonarola, Luigi Settembrini, Niccolò Tommaseo, Pietro Verri, Antonio Rosmini, Jean-Paul Sartre, Alberto Moravia, ... JWFelix?

    ________________________________________________
    (2 Re 10:16) Quindi disse: “Vieni con me e guarda come non tollero nessuna rivalità verso Geova”.

  • OFFLINE
    jwfelix
    Post: 857
    Sesso: Maschile
    00 08/09/2011 23:39
    Re:
    roberto.testimonidigeova, 08/09/2011 22.57:

    No, mai letto, ma provvederò. Il problema è reperirlo perché sui siti delle vendite online che finora ho visitato risulta essere fuori catalogo. Che abbiano rispolverato l' Index librorum prohibitorum? In tal caso stai attento perché la bolla papale potrebbe abbattersi anche sui tuoi libri. Ma saresti in buona compagnia, vedi:

    Francesco Bacone, Honoré de Balzac, George Berkeley, Cartesio, Daniel Defoe, Alexandre Dumas padre e Alexandre Dumas figlio (quando si dice tale padre tale figlio), Gustave Flaubert, Victor Hugo, Immanuel Kant, Jean de La Fontaine, John Locke, Karl Marx, Montesquieu, Blaise Pascal, Pierre-Joseph Proudhon, Jean-Jacques Rousseau, Spinoza, Stendhal, Voltaire, Émile Zola, Vittorio Alfieri, Cesare Beccaria, Giordano Bruno, Benedetto Croce, Gabriele D'Annunzio, Antonio Fogazzaro, Ugo Foscolo, Galileo Galilei, Giovanni Gentile, Francesco Guicciardini, Giacomo Leopardi, Ada Negri, Enea Silvio Piccolomini (cioè papa Pio II!), Adeodato Ressi, Girolamo Savonarola, Luigi Settembrini, Niccolò Tommaseo, Pietro Verri, Antonio Rosmini, Jean-Paul Sartre, Alberto Moravia, ... JWFelix?



    Tutti nomi illustri.
    [SM=g8920]
  • OFFLINE
    Amalia 52
    Post: 156
    Sesso: Femminile
    00 10/09/2011 13:54
    Le eresie insegnate dai papi



    I credenti cattolici dovrebbero ascoltare quello che gli Apostoli Pietro e Paolo scrissero riguardo al futuro della Chiesa. Pietro avvertì: "Ci saranno tra di voi falsi dottori che introdurranno occultamente eresie di perdizione, e, rinnegando il Signore che li ha riscattati, si attireranno addosso una rovina immediata" (2 Pietro 2:1).
    Allo stesso modo Paolo disse: "Io so che dopo la mia partenza si introdurranno fra di voi lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge; e anche tra voi stessi sorgeranno uomini che insegneranno cose perverse per trascinarsi dietro i discepoli. Perciò vegliate, ricordandovi che per tre anni, notte e giorno, non ho cessato di ammonire ciascuno con lacrime" (Atti 20:29-31).

    Nonostante questi avvertimenti apostolici, la chiesa cattolica romana eleva l'autorità dei suoi papi a parità con l'autorità di Dio, rendendo così questa chiesa facile preda dei disegni ingannatori del maligno. Essa ritiene che tutti i suoi papi siano infallibili, cioè che non possono sbagliare in materia di fede e di morale. La fonte della loro infallibilità sarebbe, secondo le loro affermazioni, lo Spirito Santo che proteggerebbe il papa dall'errore, proteggendolo dal far sviare i credenti. Eppure questa è un'idea infondata. Pietro (che i cattolici dichiarano essere il loro primo papa) non era affatto infallibile. E inoltre egli sbagliò quando "non camminò rettamente secondo la verità del vangelo", e fu per questo ripreso dall'apostolo Paolo (Galati 2:14).

    Nell'esaminare gli scritti dei papi nel corso della storia, è ovvio che lo Spirito Santo, che ispirò gli scrittori del Nuovo Testamento, non protegge i papi dall'errore come essi affermano. E infatti nella Bibbia non esiste nessuna affermazione del genere. Ma la cosa davvero grave è che i papi hanno purtroppo insegnato altre vie di salvezza e altri mediatori all'infuori di Cristo, rinnegando Dio e la Sua Parola. La mancanza di discernimento di molti cattolici è causata dalla loro cieca lealtà ai papi, i quali rifiutano le parole di Cristo.

    Gesù disse: "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me" (Giovanni 14:6). La maggior parte dei papi hanno addirittura rinnegato le parole di Pietro, che considerano essere il papa originale. Pietro scrisse: "In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati" (Atti 4:12). Esaminiamo gli altri nomi che i papi hanno offerto come vie per la salvezza:

    La Salvezza Solo Attraverso Maria

    "Il fondamento di tutta la nostra speranza si trova nella Vergine Maria. Dio ha affidato ad ella il tesoro di tutte le cose buone, affinché chiunque sappia che attraverso di lei si ottengono ogni speranza, ogni grazia, e tutta la salvezza. Poiché questa è la Sua volontà: che noi otteniamo ogni cosa attraverso Maria. Dolce cuore di Maria, sii la mia salvezza!" (Papa Pio IX).

    "Poiché, dato che è per volontà della Divina Provvidenza che noi abbiamo il Dio-Uomo attraverso Maria, non c'è altra via per ricevere Cristo se non dalle mani di lei" (Papa Pio X).

    "Non gusterà la morte in eterno chi, al momento della sua dipartita, ricorrerà alla Benedetta Vergine Maria. Cosa ti costerà salvarci? Non ha Gesù messo nelle tue mani tutti i tesori della Sua grazia e misericordia? Tu siedi incoronata come Regina alla destra del tuo Figlio: il tuo dominio giunge fino ai cieli, e a te sono soggette la terra e tutte le creature che l'abitano. Il tuo dominio raggiunge infino gli abissi dell'Inferno, e tu solo, O Maria, ci salvi dalle mani di Satana" (Papa Pio XI).

    "Niente viene a noi se non per mezzo della mediazione di Maria, poiché questa è la volontà di Dio. O Vergine Santissima, nessuno abbonda nella conoscenza di Dio se non tramite te; nessuno O Madre di Dio, raggiunge la salvezza se non tramite te! Tutte le moltitudini, perciò, che il vale delle circostanze calamitose ha sottratto all'unità Cattolica, devono nascere di nuovo in Cristo mediante quella stessa Madre alla quale Dio ha concesso una infallibile fertilità di produrre gente santa" (Papa Leone XIII).

    "Maria, nessuno dei tuoi servi devoti è mai perito; possa anch'io essere salvato!" (Papa Benedetto XV).

    La Salvezza Solo Attraverso La Chiesa Cattolica

    "All'infuori di questa Chiesa non c'è salvezza e non c'è remissione dei peccati" (Papa Bonifacio VIII).

    "Crediamo con i nostri cuori e confessiamo con le nostre labbra una sola Chiesa, non quella degli eretici, ma la Santa Romana, Cattolica, e Apostolica Chiesa, all'infuori della quale crediamo che nessuno sia salvato" (Papa Innocenzo III).

    "Chi è separato dalla Chiesa Cattolica non avrà la vita. Chi è separato dal corpo della Chiesa Cattolica, per quanto lodevole possa apparire la sua condotta, non godrà mai la vita eterna, e l'ira di Dio resta su di lui a causa del crimine di cui si è macchiato vivendo lontano da Cristo... Tutti quelli che sono separati dalla santa Chiesa universale non saranno salvati" (Papa Gregorio XVI).

    "Deve essere accettata come questione di fede che al di fuori della Chiesa Romana Apostolica nessuno può essere salvato, che la Chiesa è la sola Arca di Salvezza, e chiunque non entra in essa morirà nel Diluvio. È un peccato credere che ci sia salvezza al di fuori della Chiesa Cattolica! Dovete riconoscere che i fedeli hanno fissato fermamente le loro menti sull'assoluta necessità della fede Cattolica per ottenere la salvezza. Il protestantesimo è la Grande Rivolta contro Dio" (Papa Pio IX).

    "Quelli al di fuori della Chiesa non posseggono lo Spirito Santo. Solo la Chiesa Cattolica è il Corpo di Cristo" (Papa Paolo VI).

    "Nessuno, anche se versa il proprio sangue per il nome di Cristo, può essere salvato a meno che egli rimanga in seno e nell'unità della Chiesa Cattolica" (Papa Eugenio IV).

    La Salvezza Solo Attraverso i Papi

    "Noi dichiariamo, diciamo, definiamo, e pronunziamo che è una necessità assoluta per la salvezza di ogni creatura umana essere soggetta al Pontefice di Roma" (Papa Bonifacio VIII).

    "In questo gregge di Gesù Cristo nessun uomo può entrare se non è guidato dal Sommo Pontefice, e soltanto se è unito a lui [al Pontefice] può essere salvato" (Papa Giovanni XXIII).

    "Coloro che si ostinano contro l'autorità della Chiesa e del Pontefice di Roma... non possono ottenere la salvezza eterna" (Papa Pio IX).


    Riassumendo, i Pontefici Romani nel corso dei secoli hanno insegnato un falso vangelo, impedendo a moltitudini di credenti di entrare nel Regno di Dio. Un giorno essi appariranno davanti a Gesù Cristo al gran trono del Giudizio, e riconosceranno di essere stati ingannati riguardo alla decisione più importante della loro vita - la vita eterna. Sono stati ingannati a confidare nell'uomo anziché ad obbedire alla Parola di Dio. "Non confidate nei prìncipi, né in alcun figlio d'uomo, che non può salvare" (Salmi 146:3). "Così parla il Signore: Maledetto l'uomo che confida nell'uomo... Benedetto l'uomo che confida nel Signore" (Geremia 17:5-7).

    C'è speranza per i molti cattolici che ancora oggi seguono il papa ma desiderano ricevere Cristo nella loro vita. Possono ancora ravvedersi dalle tradizioni degli uomini fallibili, e credere al Vangelo della grazia. Possa Dio dare loro grazia di farlo! Come l'apostolo Paolo pregò, così anche io prego, che il loro amore e la loro lealtà a Dio divenga più forte dell'amore e della lealtà che essi hanno per i loro papi. "E prego che il vostro amore abbondi sempre più in conoscenza e in ogni discernimento" (Fil. 1:9). Possano essi esaminare ogni cosa e ritenere il bene.

    www.gemmedigrazia.com/meditazioni/studi/religioni/cattolicesimo/le_eresie_insegnate_dai_...


    Se dai tuoi occhi scende una lacrima, se nel tuo cuore c'è una ferita... guardati intorno, c'è sempre un'amico.

    forum Testimoni di Geova







  • OFFLINE
    luluana2011.1978ana2011
    Post: 190
    Città: PIOMBINO
    Età: 85
    Sesso: Femminile
    00 16/08/2012 16:38
    papi
    leggendo quello che hanno combinato in nome di DIO mi viene mal di stomaco,"lupi rapaci"sono stati ,e continuano ad esserlo ,sviando con i suoi insegnamenti apostati persone di sorta che in piazza San Pietro stanno a sentirlo con il naso all'insù meno male che fra poco spariranno dalla faccia della terra. [SM=g7347]
  • OFFLINE
    Pace2011
    Post: 17
    Città: VILLA CELIERA
    Età: 65
    Sesso: Maschile
    00 01/09/2012 12:40
    Carissimi

    Chissà perché, leggendo queste “odi” questi “canti di lirica” per le mie orecchie, la mia mente, il mio intelletto culturale, raggiunge “orgasmi” intrattenibili, “fecondi e plurimi” cosi da non poter fare a meno di intervenire, per dire (scrivere) qualcosa anch’io.

    Fu nel 1990, che lessi un interessante e brillante testo, sui romani (ma anche esterei: avignonesi, ecc.) papi. A scriverlo fu un ex professore (laureto alla Gregoriana di Roma) di Etica e Metafisica presso il seminario cattolico di Westminster nonché ex professore di Teologia presso il Corps Cristi College, il quale abbandonò il talare abito nel 1970.

    Tra il 1990-1991, questo testo fu motivo di interessanti discussioni con un mio amico-collega (d’ufficio), prete, il quale esercitava il suo “mestiere” presso due importanti chiese, di un’ unica parrocchia.

    Questo mio amico prete, inoltre riceveva da me, settimanalmente le riviste torre di guardia e prese l’abitudine di leggere un paragrafo o più frasi d' essa, durante la messa domenicale. Intorno al 1991-1992 il mio amico prete, abbondò anche lui, e per gli stessi motivi del ex professore di Etica e Metafisica, l’abito talare, “appendendolo ad un chiodo”.

    Così appena ho finito di leggere quello che avete scritto, nella mia mente c’è stato, un “”ectoplasma”” (??) il quale è esploso in ricordi e per tenerlo buono, l'ho dovuto proteggerlo con un vecchio “camauro” (ci dormiva di notte mio nonno) di curia per circoscrive e contenere quello che di seguito ripropongo:

    “PAPI ERETICI”… ai cattolici sembrerebbe più due parole denigratici ed infamanti proferite dai Testimoni di Geova, o da cattivi protestanti, poiché per la curia e le gerarchie romane, parlare di un Papa Eretico equivale a parlare di un cerchio quadrato, così che fino al 1870 (si a quando Garibaldi non portò i protestanti a Roma) se né è parlato molto ma molto poco.

    UNA LUNGA SERIE DI PAPI ERETICI e di ANTIPAPI

    La tradizione eretica tra i “Vescovi di Roma”, come ha ben rivelato l’attento studioso Roberto, esisteva ben prima di Onorio, ma nella sua attenta “serie” ne ha dimenticati alcuni, tra i casi più notevoli:

    896 – papa Formoso, il quale dopo la sua morte non solo fu esumato e scomunicato PER eresia, ma tutte le sue ordinazioni furono dichiarate non valide, inoltre bruciato il corpo fu buttuto nella fogna del Tevere. Così nacque una domanda di non poco conto: “In Italia, dove il papa è patriarca, esisto sacramenti validi? I papi Stefavo VII e Sergio III (quest’ultimo amante di Marozia) affermavano entrambi che le ordinazioni dei papi eretici non sono valide, tuttavia restano valide le ordinazioni dei papi ADULTERI. Questo svilire i “sacramenti” continuò per tutto l’undicesimo secolo.

    1557 – papa Paolo IV, costui inventò l’acqua calda. Pur non essendo annoverato tra i papi eretici, fece qualcosa per essi. Nella sua bolla Cum ex Apostolatus Officio defini’ nella PIENEZZA DEI SUOI POTERI , tutti gli atti dei papi PRECEDENTI contraddistinti da tendenze eretiche o scismatiche, quindi esse erano NULLE. Nella mia parvenza di logica, cosa che Paolo IV evidentemente non possedeva, mi chiedo: se un papa eretino non era cristiano, come potè questi essere eletto papa???

    E che dire delle ERESIE pronunciate da Stefano II (752), Urbano III (1185-1187), Celestino III (1191-1198) sui precetti per “sciogliere legalmente” un matrimonio tra “cristiani”?

    1314 – Alla morte di Clemente V, il conclave durò due anni per mettersi d’accorso su chi eleggere papa. Alla fine PER DISPERAZIONE fu scelto un papa eretico: Giovanni XXII, ricordato più alla storia perché nutriva una viscerale passione per la guerra, che per la sua eresia. Chi legge le gesta di questo papa, si deve porre molte domande in termini di fede e dottrina.


    1572 – Gregorio XXIII (Felice Peretti da Montaldo), da cardinale pareva che Sua Eminenza avesse un piede nella fossa e ripeteva sovente, come scrisse il suo biografo Leti, che dalla vita non voleva altro che prepararsi alla morte. Alle rarissime riunioni del Sacro Collegio, tossiva sempre, come se fosse gli ultimi stadi della tisi additando la sua morte come imminente (morirà nel 1585). Felice si presentò in conclave con le guance incavate, lo sguardo spento e le rughe applicate ad arte, la sua andatura era quella di una lumaca e la sua voce quasi si sentiva, camminava con le stampelle, ed era talmente curvo da toccare quasi terra con la testa. Tutti i quarantadue cardinali elettori si convinsero vedendolo che Montaldo fosse perfetto per il papato. Si ricredettero subito…. Appena udito l’esito del voto, come narra il suo biografo Leti, Montaldo si DRIZZO’ diritto, gettò via le stampelle e grido: “ORA SONO CESARE” intonando un Te Deum con voce tonante. Alla faccia dell’ ERESIA!


    IL PAPA CHE RISCRISSE LA BIBBIA

    1585 - Sisto V, fu noto per aver portato a termine in 5 anni il lavoro di 50 anni, nella fabbrica di San Pietro, meritandosi così il soprannome di “Turbine Consacrato”. A quell’ energia titanica però, si affiancava un EGOCENTRISMO feroce, così da portalo a censurare (a torto) il libro Controversie di Roberto Bellarmino (nemico di Galilei), i cardilanli della Congregazione dell’ Indice erano terrorizzati da Sua Santità. Così in questa verve di Santità, decise un giorno, di RISCRIVERE la Bibbia. (qui Felix può intervenire) La versione latina della Bibbia, “fino ad allora”, era la Vulgata opera di Girolamo, risalente al IV secolo, queste era tenuta in massima considerazione. Ma negli anni si erano diffuse altre versioni, alcune molto lacunose, dovuti a copisti distratti. Con la Riforma i protestanti avevano redatta la propria versione, quindi per Roma era indispensabile possedere un testo PIU affidabile della Vulgato per ulteriori dispute. Il Concilio di Trento del 1546, aveva definito la Vulgata: autentica ed attendibilissima. Undici papi si succedettero dal 1546, senza che accadesse nulla… poi arrivò Sisto V. A tre anni dalla sua elezione (1588) era pronta una nuova edizione del testo biblico. La storia di quello che accadde non la racconto, cè da “scompisciarsi” di risate. Dirò solo che, non contento della nuova edizione curata da studiosi, dichiarò in una Bolla con 300 frasi, che il PAPA era l’unica persona adatta a risolvere la questione dell’autenticità della Bibbia. Così lavorò ore ed ore, anche di notte, perché soffriva d’insonnia. RISCRISSE la Bibbia attenendosi al testo di Loviano. Nei passaggi “oscuri” non si fece scrupolo di aggiungere e togliere parole e frasi e spesso traduceva a suo capriccio. Un’altra sua mania era quella di alterare i riferimenti. Nel 1555 Roberto Stefano aveva creato un sistema di capitoli e versetti che non era perfetto ma che in compenso era comodo e veniva utilizzato universalmente. Sisto lo scartò in favore di un proprio sistema, e così tutte le Bibbie precedenti divennero obsolete. Cambiò inoltre i titoli di tutti i Salmi, tralasciò interi versetti, forse per incuria (speriamo bene). Dopo solo 18 mesi la nuova versione della Bibbia era pronta nel 1590. Vedendo il volume Sisto mormorò: “SPLENDIDO” ma si riferiva alle belle rilegature. Ad una prima occhiata il testo era un disastro. Per non perdere tempo Sisto ricominciò a mettere le cose a posto. Riscrisse e riscrisse e in sei mesi concluse la revisione. La sua Bolla Aeternus Ille comunicò all’ ur e all’ orbe: “Nella pienezza del potere apostolico, decretiamo e dichiariamo che questa edizione… approvata per l’autorità concessaCi dal Signore, dev’essre accolta e considerata come vera, legittima, autentica e incontestata in tutte le discussioni pubbliche e private, nelle letture, nelle prediche e nelle spiegazioni…”.
    Alla metà di aprile vennero consegnate le copie “rivedute” ai cardinali che di “esaminassero con tanto d’occhi”.
    QUATTRO MESI DOPO, le campane del Campidoglio, suonando a morte, annunciarono il trapasso di Sisto V.
    Il suo successore, morì dopo solo 12 giorni di pontificato.
    Fu a Gregorio XIV che spettò il compito di rimediare il più possibili agli “infallibili” danni di Sisto. Ma come? Alla Chiesa era atat imposta una nuova versione della Bibbia, nella pienezza dei POTERI PONTIFICI, corredata da scomuniche e pullulanti di errori. Il mondo accademico era in subbuglio…. L’ 11 novembre 1950 Roberto Bellarmino tornò a Roma, così suggerì al nuovo pontefice il modo di risolvere il problema. Lo scrisse tutto nella sua Autobiografia: “…sarebbe stata meglio correggerla… cioè eliminando le modifiche sconsigliabili e… fare una prefazione dove si spiegava che nella prima edizione si erano verificati alcuni errori dovuti alla fretta (sic!) dei tipografi e di altre persone…”
    Per farla breve Bellarmino consigliò il papa a mentire.
    C’erano solo due alternative: ammettere pubblicamente che il papa aveva errarto (era stato un ERETICO) su una questione cruciale come quella della Bibbia; o pensare ad un insabbiamento i cui risultati sarebbero stati imprevedibili. Bellarmino propose la seconda ipotesi. Ma l’inganno non terminava qui. Un piccolo gruppo di studiosi, tra cui Bellarmino, revisionò il testo biblico che fu completato nel mese di giugno 1591. Ora rimaneva il problema di presentarla al mondo. Ma rimaneva un problema, quello di rientrare in possesso delle copie della Bibbia di Sisto. Bellarmino consigliò il papa di ricomprarle tutte senza curarsi del prezzo, poiché se cadevano in mano agli “eretici” (quelli falsi che dai papi veri eretici venivano spediti al rogo) avrebbero pototo dire: “Guardate i papi non si fanno scrupoli di corrompere i testi biblici ed attuarli ai loro scopi”….. A ricercare setacciare e scovare tutte le versioni di Sisto, ci pensarono i Gesuiti ciò mentre i Protestanti distribuivano Bibbie gratis, la Chiese di Roma disperatamente li ricomprava. Non si sa quante copie furono recuperate. Una di queste finì alla Biblioteca Bodleiana di Oxford…

    L’episodio del papa che RISCRISSE LA BIBBIA, dimostra una volta di più che gli ERETICI quelli veri, sono quelli che si sono dati l’appellativo di INFALLIBILI, i quali inducono anche i “santi” a mentire.

    Segue (appena potrò)
    [Modificato da Pace2011 01/09/2012 12:50]
  • OFFLINE
    jwfelix
    Post: 857
    Sesso: Maschile
    00 01/09/2012 14:42
    Grazie Emanuele per il tuo scritto
    [SM=g8920]
  • OFFLINE
    Pace2011
    Post: 17
    Città: VILLA CELIERA
    Età: 65
    Sesso: Maschile
    00 02/09/2012 11:46
    (continua…)

    Ma ““San” Roberto Bellarmino” oggi non viene ricordato per i misfatti che compì con Gregorio XIV per la “riscrittura della Bibbia” ad opera del papa Sisto V…, ma perché contribuii a rovinare e distruggere la vita di un uomo tra gli più famosi scienziati vissuti


    1640, “EPPUR SI MUOVE”…: URBANO VIII l’ERESIA e i nuovi ERETICI

    Così a sostenere il Cardinale Bellarmino, fu papa Urbano VIII con il potere dell’ INQUISIZIONE che di SANTA (I) aveva solo quegli ERETICI che inceneriva.

    Ormai vecchio Galileo, aveva 75 anni nell’estate del 1640, sapeva bene di avere i giorni contati. Ma nonostante tutto la Chiesa di Roma, l’enturage della Gerarchia Cattolica continuava a torturarlo e a perseguitarlo.

    Recluso da esiliato nella sua villa “Il Gioiello” veniva costantemente sorvegliato degli sgerri-delatori dell’ Inquisizione inoltre gli intercettavano la corrispondenza e annotavano su di un registro tutti i visitatori che riceveva. Questo non per ordine dei giudici inquisitori, ma direttamente voluto dal papa URBANO VIII che nella sua veste di SANCTISSIMUS non perdonò mai il vecchio Galileo.

    Qui, non riscrivo la storia di Glielo ne le sue vicissitudini, ma concluderò subito con lo scrivere che:

    OGGI i “grandi” della Chiesa Cattolica, quelli più alti al suo vertice, fanno spesso riferimento alla Bibbia e alle leggi della natura e PER FERMARE IL PROGRESSO, tant’è che, negli ultimi 4 secoli, è difficile trovare un caso in cui Roma ABBIA CCOLTO CON GIOIA, un progresso decisivo dell’uomo.

    Galileo morì nel gennaio 1642, anno di nascita di NEWTON e dopo 8 anni di arresti domiciliari. Il Granduca di Firenze voleva erigergli un monumento sulla sua tomba a Santa Croce, accanto a quella di Michelangelo, ma URBANO VIII non aveva ancora finito con Galileo Galilei.

    Ammonì il Granduca che Galileo aveva sostenute in vita PERNICIOSE DOTTRINE ERETICHE, ripetendo nell’affermare che la TERRA SI MUOVE, avrebbe così considerato un simile monumento un’insulto alla sua autorità, alla sua santità e alla chiesa di roma (ho scritto le iniziali in miscuolo, compresa “roma”, non per errore, ma per una mia necessita culturale; nda).

    L’ERETICO papa UBANO VIII si era sbagliato in TUTTO… CON IL SUO “PECCATO” GALILEO aveva succitato: IL PIU’ GRANDE SCANDALO DEL MONDO.

    Era la Chiesa di Roma, ora a doversi chiedere chi in effetti erano gli ERETICI…, per me, come per tanti, l’unico eretico fu ed la romana Chiesa.



    1715- CLEMENTE XI “Il Grande Errore (ERETICO)”

    Solitamente papa Clemente XI teneva la sua corte nel suo palazzo Monte Cavallo, poiché qui faceva più fresco e l’aria era più salubre che a Roma.

    Il mercoledì santo del 1715 si recò in pompa magna a S. Pietro. Il giorno seguente, dopo la messa a S. Pietro, seguì un profondo silenzio, per la lettura della Bolla del Giovedì Santo, in cui il papa comunicava che:

    “…gli ERETICI, gli scismatici, i pagani, i pirati del Mediterraneo, e tutti quelli che non prestavano obbedienza al Santo Padre o non gli pagavano il tributo alla scadenza, dovessero essere SCOMUNICATI…”.

    Nel corso della lettura della Bolla Clemente XI , con il volto lungo, rasato e pieno di malinconia, teneva in mano una torcia accesa. Finita la lettura, il papa, con voce tonante scomunicò praticamente il modo intero.

    Clemente XI era un bell’esempio di fustigatore, ma i suoi innumerevoli anatemi, scambiati dai suoi contemporanei per un segno di grande santità, nascondeva una tremenda ERESIA.

    Quando era stato eletto 15 anni prima, il 20.11.1700, Gian Francesco Albani aveva 51 anni. Era stato ordinato sacerdote solo due anni prima e non sentendosi all’altezza di essere papa, da principio rifiutò la tiara. Tuttavia cedette alla decisione unanime (????) del Conclave, poiché gli fu riferito che: “Questa è la volontà di Dio” (sic!).

    Clemente sembrava un perfetto Pontefice, assertore della disciplina, colto, casto, dormiva e mangiava poco e celebrava persino ogni sera la messa, cosa insolita per un papa.

    Una mente così cronometrata, condannò il Giansenismo in Francia, poiché secondo lui e alcuni suoi cardinali: “la lettura delle sacre Scritture” (rivendicate dai Giansenisti) NON E’ PER TUTTI!... ignoranti siete e tali dovete restare, era il suo motto.

    Tuttavia il BANDO della lettura della Parola di Dio, era coerente con l’atteggiamento della Chiesa Cattolica dopo la Riforma, adducendo che alcune persone leggevano la Bibbia poco saggiamente…, così invece di aiutarle a leggerla con maggior saggezza, divenne più facile PROIBIRLA loro del tutto.

    Inoltre, un simile atteggiamento decretava ROMA come SUPERIORE A TUTTO anche alla Bibbia stessa e contrari alle rivendicazioni addotte dal Giansenismo.

    1) “I cristiani devono santificare il Giorno del Signore leggendo libri religiosi, e in particolare le Sacre Scritture”: CONDANNATO
    2) “Strappare il Vangelo dalle mane dei cristiani significa chiudere la bocca a Cristo”: CONDANNATO
    3)Proibire ai cristiani la lettura delle Sacre Scritture significa proibire l’uso della Luce ai figli della Luce e punirli con una sorta di scomunica”: CONDANNATO
    4) Il timore di un’ingiusta scomunica non dovrebbe distoglierci dal compiere il nostro dovere”: CONDANNATO
    etc, ect.

    Clemente XI dichiarò chiaramente alla Chiesa da che parte stava:

    “....Dichiariamo, condanniamo e respingiamo tutte queste Asserzioni come false, capziose, malsonanti, offensive per gli orecchi pii, scandalose, perniciose, aspre, ingiuriose verso la Chiesa…, oltraggiose nei confronti della Chiesa ma anche del potere secolare (sic!) sediziose, empie, blasfeme, sospette e odorose di ESRESIA, in quanto incoraggiano gli ERETICI e le ERESIE e addirittura gli scismi, erronee, spesso condannate e in fine anche ERETICHE in quanto contengono diverse ERESIE tendenti manifestanti all’ INNOVAZIONE…”

    Clemente XI come la maggior parte dei pontefici, era della concezione che: “Roma ha parlato, Roma sa meglio di chiunque altro”.

    Due anni dopo pubblicò la Bolla Ex Ille Die che ebbe effetti ancora più devastanti.


    … continua (appena potrò)






    [Modificato da Pace2011 02/09/2012 11:56]
  • OFFLINE
    luluana2011.1978ana2011
    Post: 190
    Città: PIOMBINO
    Età: 85
    Sesso: Femminile
    00 08/09/2012 15:53
    Re: papi
    luluana2011.1978ana2011, 16/08/2012 16.38:

    leggendo quello che hanno combinato in nome di DIO mi viene mal di stomaco,"lupi rapaci"sono stati ,e continuano ad esserlo ,sviando con i suoi insegnamenti apostati persone di sorta che in piazza San Pietro stanno a sentirlo con il naso all'insù meno male che fra poco spariranno dalla faccia della terra. [SM=g7347]




    Matteo 23:9 dice di non chiamare padre nessuno sulla terra ...e una degli sbagli più grandi o fallibibità è stato farsi chiamare PAPA o papà.loro hanno fatto propio il contrario!
  • OFFLINE
    luluana2011.1978ana2011
    Post: 190
    Città: PIOMBINO
    Età: 85
    Sesso: Femminile
    00 14/09/2012 22:06
    il Papa eretico
    Che riscrisse la bibbia,Sisto v,si descrisse l'unico adatto a capire la bibbia---(che vergogna!)-tolse, aggiunse,cambiò interi versetti.....,queste notizie riferendosi ai papi ,personalmente non le conoscevo così bene ma sapevo che tipi erano,peccato che nessuno li legge o guasi nessuno anche se lo sanno chiudono gli occhi,..e poi dicono che siamo noi che abbiamo cambiato la bibbia e che la nostra è scritta da noi ed è diversa da le bibbie cattoliche ...che menti chiuse! [SM=g7347]