Felice Buon Spirito

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Immeritata Benignità

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    CRT@
    Post: 10
    Sesso: Femminile
    00 20/05/2011 21:58
    Perchè solo la TNM usa questa parola o insieme di parole? Quali sono i criteri per tradurre cosi? [SM=g2401455]

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    La risposta, quando è mite, allontana il furore, ma la parola che causa pena fa sorgere l’ira.— Prov. 15:1.

    ברכה חמה על ידי כריסטינה

    Testimone di Geova
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    jwfelix
    Post: 857
    Sesso: Maschile
    00 21/05/2011 00:48
    *** it-1 pp. 319-320 Benignità ***

    Immeritata benignità. Il termine greco chàris ricorre più di 150 volte nelle Scritture Greche, ed è tradotto in vari modi secondo il contesto. In ogni caso viene rispettata l’idea centrale di chàris: ciò che è gradito (1Pt 2:19, 20) e avvincente. (Lu 4:22) Inoltre, in alcuni casi chàris si riferisce a un benigno dono (1Co 16:3; 2Co 8:19) o alla benignità nel farlo. (2Co 8:4, 6) Altre volte si riferisce al merito, alla gratitudine o riconoscenza che derivano da un atto particolarmente benigno. — Lu 6:32-34; Ro 6:17; 1Co 10:30; 15:57; 2Co 2:14; 8:16; 9:15; 1Tm 1:12; 2Tm 1:3.
    Comunque, nella grande maggioranza dei casi, il termine chàris è reso “grazia” in quasi tutte le traduzioni italiane della Bibbia. La parola “grazia”, però, con i suoi numerosi significati non trasmette alla maggior parte dei lettori le idee contenute nel vocabolo greco. Per esempio: Cosa s’intende in Giovanni 1:14, dove la Riveduta dice “la Parola è stata fatta carne . . . piena di grazia e di verità”? S’intende “amabilità” o “favore” o cosa?
    Uno studioso dice che chàris implica “un favore fatto per generosità, senza pretendere o aspettarsi qualcosa in cambio; quindi il vocabolo era destinato ad avere maggior rilievo [negli scritti cristiani] . . . , per esprimere la piena e assoluta generosità dell’amorevole benignità di Dio verso gli uomini. Infatti Aristotele, nel definire [chàris], pone l’accento su questo punto: che è conferita generosamente, senza aspettare nulla in cambio, ed è motivata unicamente dalla liberalità e generosità del donatore”. (R. C. Trench, Synonyms of the New Testament, Londra, 1961, p. 158) Un lessico dice: “La parola [chàris] dà l’idea di benignità che concede a uno ciò che non ha meritato . . . gli scrittori del N. T. usano [chàris] prevalentemente a proposito della benignità con cui Dio concede favori anche agli immeritevoli, accorda ai peccatori il perdono delle loro trasgressioni, e li invita ad accettare la salvezza eterna mediante Cristo”. (J. H. Thayer, A Greek-English Lexicon of the New Testament, 1889, p. 666) Chàris ha stretta attinenza con un altro termine greco, chàrisma, del quale è stato detto (W. Barclay, A New Testament Wordbook, Londra, 1956, p. 29): “Nell’insieme la parola [chàrisma] dà fondamentalmente l’idea di un dono generoso e immeritato, di qualcosa di non guadagnato e non meritato”. — Cfr. 2Co 1:11, Int.
    Quando il termine greco chàris ha questo significato, in riferimento alla benignità accordata a chi non la merita, come è vero della benignità mostrata da Geova, “immeritata benignità” è un ottimo equivalente in italiano. — At 15:40; 18:27; 1Pt 4:10; 5:10, 12.
    L’operaio si aspetta quello per cui ha lavorato, la sua paga; ha diritto al suo salario, qualcosa che gli è dovuto, e il cui pagamento non è un dono o una speciale benignità immeritata. (Ro 4:4) Ma per dei peccatori condannati a morte (e siamo tutti nati tali) essere liberati da questa condanna ed essere dichiarati giusti è davvero una benignità del tutto immeritata. (Ro 3:23, 24; 5:17) Chi obietta che coloro che erano nati sotto il patto della Legge erano doppiamente condannati a morte, perché quel patto dimostrava che erano peccatori, dovrebbe ricordare che agli ebrei fu dimostrata una benignità doppiamente immeritata in quanto la salvezza fu offerta prima a loro. — Ro 5:20, 21; 1:16.
    Una speciale manifestazione dell’immeritata benignità di Dio verso l’umanità in generale è stata la liberazione dalla condanna mediante il riscatto per mezzo del sangue del suo diletto Figlio, Cristo Gesù. (Ef 1:7; 2:4-7) Mediante questa immeritata benignità Dio reca salvezza a ogni sorta di uomini (Tit 2:11), cosa che era stata predetta dai profeti. (1Pt 1:10) Il ragionamento e l’argomento di Paolo è dunque valido: “Ora se è per immeritata benignità, non è più dovuto alle opere; altrimenti, l’immeritata benignità non è più immeritata benignità”. — Ro 11:6.
    Paolo, più di ogni altro scrittore, menziona l’immeritata benignità di Dio: oltre 90 volte nelle sue 14 lettere. Menziona l’immeritata benignità di Dio e di Gesù nell’introduzione di tutte le sue lettere, tranne quella agli Ebrei, e ne parla di nuovo alla conclusione di ogni lettera, nessuna esclusa. Altri scrittori biblici similmente vi accennano all’inizio e alla fine dei loro scritti. — 1Pt 1:2; 2Pt 1:2; 3:18; 2Gv 3; Ri 1:4; 22:21.
    Paolo aveva ogni ragione di sottolineare l’immeritata benignità di Geova, poiché era stato “bestemmiatore e persecutore e insolente”. “Tuttavia”, spiega, “mi fu mostrata misericordia, perché ero nell’ignoranza e agivo per mancanza di fede. Ma l’immeritata benignità del nostro Signore abbondò straordinariamente con la fede e l’amore che è in relazione a Cristo Gesù”. (1Tm 1:13, 14; 1Co 15:10) Paolo non respinse tale immeritata benignità, come alcuni hanno stoltamente fatto (Gda 4), ma fu lieto di accettarla con gratitudine ed esortò altri a fare lo stesso ‘per non venir meno al suo scopo’. — At 20:24; Gal 2:21; 2Co 6:1.
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    luluana2011.1978ana2011
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    00 28/08/2012 19:02
    Chàris
    vero!la parola (chàris),o immeritata benignità ,non è solo grazia ,ma rende bene l'idea,del perchè il sacrificio di Gesù era necessario,,,noi siamo dei condannati a morte (peccato originale )più dei peccatori incallitie solo con la vita data per noi in riscattoela immeritata benignità di Geova Dio il condannato poteva ricevere la grazia che non meritavamo (il prezzo da pagare nostro?)santificare il nome di DIO parlare del suo Regno ed essere degni di portare il SUO NOME [SM=g10765]
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    luluana2011.1978ana2011
    Post: 190
    Città: PIOMBINO
    Età: 85
    Sesso: Femminile
    00 21/09/2012 16:16
    immeritata benignità,
    certo,siamo tutti nati con la tara o (malattia genetica ) del peccato, e che solo tramite Gesù ci reca la salvezza ,,,,quante persone nel mondo non se ne rendono conto di essere così,anzi ,,nemmeno ci credono!ed è un dolore sentire parole di questo genere ,(non è vero !,,Dio non esiste!),,,che tristezza!,,, [SM=g7347]
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    luluana2011.1978ana2011
    Post: 190
    Città: PIOMBINO
    Età: 85
    Sesso: Femminile
    00 21/09/2012 16:17
    immeritata benignità,
    certo,siamo tutti nati con la tara o (malattia genetica ) del peccato, e che solo tramite Gesù ci reca la salvezza ,,,,quante persone nel mondo non se ne rendono conto di essere così,anzi ,,nemmeno ci credono!ed è un dolore sentire parole di questo genere ,(non è vero !,,Dio non esiste!),,,che tristezza!,,, [SM=g7347]