Neutralità dei TdG in Italia 1946-1959 Pima Parte

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Pace2011
00giovedì 14 aprile 2011 21:53

Ho iniziato a pubblicare un lungo studio sui TdG che dal 1946 e fino al 1998, in Italia, che dimostrarono la loro neutralità cristiana.

Questa sera ho inserito nel sito la Prima Parte che prende in esame gli anni 1946-1959

Si puo leggerlo in:

www.storicotdg.it/?dir=Tribunali%20Militari%20e%20TdG&file=10%20Neutralita%20Cristiana%20dei%20TdG%201946-1959%20-%20Prima%20P...

(pregasi fare un copia/incolla)

buona lettura [SM=g7413] .
principessac
00venerdì 15 aprile 2011 11:54
[SM=g8933] bel lavoro
dom@
00lunedì 18 aprile 2011 02:20
Re:
Pace2011, 4/14/2011 9:53 PM:


Ho iniziato a pubblicare un lungo studio sui TdG che dal 1946 e fino al 1998, in Italia, che dimostrarono la loro neutralità cristiana.

Questa sera ho inserito nel sito la Prima Parte che prende in esame gli anni 1946-1959

Si puo leggerlo in:

www.storicotdg.it/?dir=Tribunali%20Militari%20e%20TdG&file=10%20Neutralita%20Cristiana%20dei%20TdG%201946-1959%20-%20Prima%20P...

(pregasi fare un copia/incolla)

buona lettura [SM=g7413] .



Ciao fratello Pace, la leggero con entusiasmo [SM=g8920] [SM=g8147]


dom@
00lunedì 18 aprile 2011 05:36
Ho letto tutto con un fiato, riporto alcune cose...

Ue, Manuele Pace quate neh ai passate conplimenti, hai fatto un capo lavoro!



Arrivato a Gaeta, incontrai in carcere altri giovani Testimoni di Geova, qui c’erano ad apettarmi: Giuseppe Timoncini, suo fratello Giacomo, De Stephains Fernando, Franceschetti Florio, in tutto una decina di fratelli, anche se non tutti nello stesso camerone.

dom

IO ho andato in servizio con Timoncini, e mi ha raccontato della prigione, e il manicomio. che predicava alle suore. il fratello Timoncini aveva un parente che aveva avuto una crisi nervosa, e questo lanno giudicato matto. bella scusa. ha!!!

Alla sorella Timoncini era Inglese, e gli piaceva come io guidavo l'auto, mi diceva che i fratelli italiani, senpre davono dei setaggioni. O troppa benzina... o troppi frenate brusche brbrbrbrbr .... zzzzzzzzzzziiiiii HASHAHA, CHE BEI TEMPI QUELLI

Io nel 1950 16anni e leggevo queste cose sui gioRnali . e avento che fa la guerra a 10anni giurai che non facevo mai il militare, e quando mi arrivo la cartolina, fuggii dalL'italia, in una nazione che c'e' servizio militare obligatorio, URUGUAy

PACE

Arrivato a Gaeta, incontrai in carcere altri giovani Testimoni di Geova, qui c’erano ad apettarmi: Giuseppe Timoncini, suo fratello Giacomo, De Stephains Fernando, Franceschetti Florio, in tutto una decina di fratelli, anche se non tutti nello stesso camerone.

Al CAR di Torino, non vollero sapere di me, mi disse che per questo motivo, dovevo presentarmi ai Carabinieri della mia città di residenza, non in una qualsiasi caserma, o alla Questura della mia provincia di residenza, poiché era solo di competenza di quest’ultimi emetter un mandato di cattura

A.De GASPERIRI

"... volete ora riaprire in Italia la questione religiosa? Io vi dico che se sentissi il bisogno di riaprirla per assicurare in Italia libertà di coscienza a qualcuno, sarei disposto a dire che bisogna riaprirla. Ma mi domando: c'è forse in Italia qualcuno che senta veramente questo bisogno di altre formule di protezione della libertà di coscienza? Su 316mila abitanti di Firenze, ottomila sono non cattolici o che non appartengono ad alcuna fede religiosa. C' è uno solo di questi ottomila che sia stato conculcato nella sua libertà di coscienza, che trovi nella legge dello Stato, non una protezione, ma un impedimento per arrivare a tutti i gradi cui arrivi qualunque cittadino? C' è qualcuno che sente la sua libertà e i suoi diritti diminuiti dalle leggi e formule e dalle conclusioni che ci legano al Concordato? Davvero non direi.

1959

Il 14 agosto 1959, l' on. Guido Gonella, Ministro di Grazia e Giustizia, nel discorso inaugurale del monumento di Passo Pertica al sacerdote Domenico Mercante, parroco di Giazze (Verona) ed all' ignoto soldato tedesco, comandato nel plotone di esecuzione, e fucilato con lui per essersi rifiutato di far fuoco sul sacerdote, tra le varie cose, disse:

"... Il diritto della coscienza è al disopra della disciplina che non può essere invocata per consumere un crimine. Non vi può essere legge che offenda la coscienza; non vi può essere autorità che imponga l'arbitrio, è legittimo ribellarsi in nome dei diritti di Dio e dell' umanità offesa. Non basta la legalità formale e la certezza del diritto, se il diritto è iniquo e impone ciò che ripugna alla coscienza...".

Il discorso dell' on. Gonella non fu che una voce nel deserto, in virtù del fatto che in Italia, è arcinoto, i politici, i ministri, i preti, ecc., non dicono mai ciò che nella realtà pensano!

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Un settimanale umoristico romano “Fantasio”, nell’ edizione del 30 marzo 1952, pubblicò un articolo, del tutto idiota e malvagio, contro gli obiettori di coscienza.

L’ articolista, tale Marco Monti, verso il problema, fu di un’ acredine e di una superficialità, senza uguali, tant’ è che scrisse:

“La straordinaria fauna del nostro paese ha visto nascere e crescere anche questo nuovo animale, del tutto sconosciuto prima della sconfitta: l’ obbiettore di coscienza. Sono pochi, riconoscibili, si alimentano delle concioni calossiane, leggono attentamente gli scritti di Treves, frequentano le anticamere dell’ azionismo superstite. Non hanno Patria e lo dicono, così, sorridendo con occhio sereno e placida convinzione: “Non abbiamo Patria”, dicono e si preparano a tenere il contraddittorio con i vecchi e cauti colonnelli dei tribunali militari di zona. Sono i martiri della nuova epoca. Sono figli spirituali della sconfitta. Fanno parte di tutti coloro, per fortuna assai pochi, che non sono riusciti ancora riaversi, che non hanno trovato la forza a continuare, o, meglio a ricominciare.

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La cattolicissima rivista, “La Palestra del Clero” edizione 15 giugno 1953, pubblicata in quel di Rovigo, in un lungo articolo dal titolo: “Teologia morale – Può un cattolico essere obbiettore di coscienza?”, a firma del sacerdote G. Carli, concludeva che:

“... l’obiezione di coscienza è valida per un protestante il quale non riconosce altra autorità interna che non sia la sua personale interpretazione della Bibbia e la propria coscienza...”.

Che la parola protestante fosse allusiva ai Testimoni di Geova, è qui fuori di dubbio, tuttavia l’opinione del sacerdote non gli fa certamente merito, poiché un cristiano è chiamato in primis dalla propria coscienza, a rispondere degli atti propri, dinnanzi a nostro Signore.

[SM=g8336] Manue'... se PUOI! trovami il fratello Timoncini che lo voglio salutare.... Sei capace? parliamo dei vecchi tenpi [SM=g8147]
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