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TRADUZIONI BIBLICHE CATTOLICHE E PROTESTANTI - Analisi e confronto

Ultimo Aggiornamento: 08/07/2011 22:48
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14/06/2011 23:19
 
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Recensione di Umberto Polizzi



Recensione sulle positive riflessioni del tema: "Le Bibbie cattoliche e protestanti: Traduzioni fedeli?"

CAUSA E EFFETTI DELLA TEOLOGIA GLOBALIZZATA (… e nello stesso tempo distorta)

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L'uomo, nella sua immensa superbia, proporzionale soltanto alla sua pochezza, respinge il Dio che si offre nella rivelazione per crearsi altri dei, il più possibile simili a lui e il meno possibile simili a Dio. Rifiuta il Dio del Vangelo o lo sottopone a mille e distorte interpretazioni con aggiunte o sottrazioni tendenziose e nella pretesa di farlo a misura d'uomo, lo disumanizza: Dio ora viene abbassato a servo dell'uomo con il volgarizzare la sua 'Parola' fino a soddisfare i suoi più o meno confessabili desideri: 'il Dio tappabuchi' (Vedi Matteo 23 in cui vi sono atti di accusa formulati dal Cristo contro gli scribi e i farisei), mentre nel contesto della fittizia globalizzazione, da alcuni gruppi estremisti della cristianità viene invece considerato il padrone, al quale l'uomo deve tutto sacrificare, la vita e la dignità comprese. Eppure, la rivelazione è chiara: Dio è Padre, non servo né padrone e instaura con l'uomo un rapporto d'amore, non di terrore né di servilismo.

Alcuni dicono: "Dio è morto", cioè non si interessa delle attività degli uomini ed è indifferente, non avendo l'intenzione di far valere la sua autorità. Questo non è mai vero! La sorprendente cura (anche nei minimi particolari) che Dio ha manifestata nella formazione dell'universo mostra che si interessa delle sue creazioni e in particolare dell'uomo 'fatto a sua immagine'. L'autore, Buon Spirito, pone in risalto un ulteriore e primario interesse del Dio che non è 'morto' ma che ha cura e sottolinea il Suo interesse per il genere umano, tracciando leggi che sono per l'edificazione fisica e spirituale delle Sue creature.

Quando fu sulla terra il Cristo, insegnò che i credenti avrebbero do-vuto pregare Dio: "Venga il tuo regno. Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra". (Matteo 6:10) Egli esortò le persone ad attendere un tempo in cui Dio avrebbe esercitato indiscussa autorità sulla terra. Dio stesso parlò ad alcuni che dubitavano del suo interesse per loro e ne mettevano in dubbio l'"esistenza". Con le parole e con le azioni mostrò loro chiaramente che "Geova vive in verità, diritto e giustizia!" (Geremia 4:2)

Or dunque, attende Dio che gli uomini abbandonino la norma umana e gli chiedano d'essere il loro unico sovrano? No! Le nazioni, con i loro attuali scribi e farisei, (cristianità apostata) non cederanno mai a Dio la loro sovranità. La Bibbia profeticamente dice: "Perché sono state in tumulto le nazioni e gli stessi gruppi nazionali borbottavano una cosa vuota? I re della terra si presentano e gli stessi alti funzionari si sono ammassati insieme come un sol uomo contro Geova e contro il suo unto [o Cristo], dicendo: 'Strappiamo i loro legami e gettiamo via da noi le loro funi' [tutte le esigenze e le restrizioni che la norma che in definitiva diviene 'etica spirituale' di Dio avrebbe recato]!" (Salmo 2:1-3)

Ma l'uomo, aggiogato al disinteresse dovuto in primo luogo alla 'Tradizione orale' degli scribi e farisei apostrafati dal Cristo come apostati e 'sepolcri imbiancati', quindi privi di vita spirituale e pieni di demonismo, per cui non si sono mai fatti carico di evidenziare la vera personalità di Colui che li ha creati rappresentando l'Iddio dell'amore, sempre in maniera sottile, impercettibile per i molti disattenti e amorfi, ma penetrante e coinvolgente per gli amanti del "VERO", per cui il clericalismo remoto e attuale si avvale delle antiche tradizioni orali dove Geova Dio spesso viene rappresentato come un Dio capace di rancore e di odio nell'intimità delle amare riflessioni dei disinformati, come un gendarme con in pugno la spada; il gendarme dell'umanità, come il "principio dell'autorità" che limita la nostra libertà. Ma Dio non viene incontro all'uomo come un padrone per chiedergli di sacrifi-cargli la sua libertà, né gli viene incontro come un servo, per tappare i suoi buchi; ma gli viene incontro come un Padre. La storia è teandrica, cioè divina e umana al tempo stesso. Dio agisce in cooperazione con l'uomo, senza soffocarne la personalità, e lo educa al suo 'Libero Arbitrio' conferendogli, così, "Dignità"! L'assenza metafisica di Dio precipiterebbe l'uomo nel nulla: l'assenza morale di Dio lo precipiterebbe in una disperata solitudine perché non può vivere lontano dagli insegnamenti non adulterati di Dio senza perdere la sua identità umana.

I TdG si associano all'Autore con il declamare l'amore di DIO, non trascurando la Sua amorevole cura che traspare dalle Scritture ispirate pur sottolineando l'audace e perfida epitomia così come in 1 Giovanni 4:1 dove leggo: "Diletti, non credete ad ogni espressione ispirata, ma provate le espressioni ispirate per vedere se hanno origine da Dio, perché molti falsi profeti sono usciti nel mondo".
Il nostro capace e ben preparato autore Felice Buon Spirito, in que-sto suo nuovo trattato, ha dato risalto esaustivo a quanto profetizzato dall'Apostolo Giovanni in quella sua prima lettera sopra citata.


Umberto Polizzi

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