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TU SARAI CON ME IN PARADISO: QUANDO? - Analisi di Luca 23:43

Ultimo Aggiornamento: 22/01/2024 14:22
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03/08/2023 13:18
 
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INTRODUZIONE

Ne è passata tanta di acqua sotto i ponti da quel lontano 1995 quando, per la prima volta, decisi di commentare il passo di Luca 23:43. Con l’occasione mandai in stampa il mio primo opuscolo di ricerca per uso personale.
Col passare degli anni ho consultato e studiato molto materiale attinente all’argomento, permettendo di allargare il campo delle mie ricerche, raccolte in una sezione specifica nel mio primo libro pubblicato nel 2005 “La Traduzione del Nuovo Mondo: Manipolata o tradotta fedelmente?”; con qualche aggiornamento la stessa sezione si trova anche nel libro “Analisi di una versione biblica: La Traduzione del Nuovo Mondo” pubblicato nel 2023.
Ciò nonostante, la mole di materiale raccolto sull’argomento giustifica la composizione di un’opera dedicata.
Sicuramente sono stati già pubblicati diversi articoli sulla ricorrenza del termine “oggi” in Luca 23:43, con varie ipotesi di lavoro su come dovrebbe essere tradotto in modo corretto il passo. Da non trascurare anche gli approfondimenti presenti nelle note a corredo di alcune Bibbie, nei commentari e in diversi testi sul vangelo lucano.
È ovvio come il versetto in questione vada a collocarsi in argomenti fondamentali per le dottrine di diverse confessioni religiose che appartengono alla sfera cristiana. Alcuni temi riguardano la credenza nell’anima immortale, l’identità e la realizzazione del Regno di Dio, il concetto di “paradiso” di cui di parlò Gesù nel passo o la dimensione in cui si ritrovò il malfattore dopo la morte, solo per citarne alcuni.
So per certo che sia l’argomento che il modo in cui ho scelto di trattarlo, genereranno dibattiti infiniti. Ma lo scopo di questo studio è fornire una base affidabile per capire cosa avesse in mente l’evangelista Luca o, meglio, cosa volesse dire Gesù quando pronunciò la parola “oggi”.
In questo cammino cercherò di esplorare il problema da diverse angolazioni, analizzando diversi argomenti tra i quali il contesto e l’uso della terminologia propria dello scrittore, mettendo a confronto varie scelte traduttive del testo greco parimenti lecite, e altri aspetti che saranno approfonditi.
L’obiettivo che mi sono posto preparando questo studio è fondamentalmente quello di cercare di stabilire se l’oggi di Luca 23:43 è un “oggi” con senso temporale immediato, cioè con adempimento nel giorno stesso in cui fu pronunciato, oppure un “oggi” funzionale ad altri aspetti linguistici e contestuali, ma con un adempimento futuro.
Ad esempio, è fondamentale stabilire se l’“oggi” detto da Gesù sia da considerare come costrutto del verbo “dire” che lo precede (io dico oggi), o se lo sia col verbo “essere” che lo segue (tu oggi sarai).
Al lettore è lasciata la piena facoltà di scelta sulla soluzione migliore sulla base delle elaborazioni e dei documenti analizzati nel testo.

Non resta che augurare a tutti una piacevole lettura.

Felice Buon Spirito
25/09/2023 16:32
 
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PREFAZIONE

L’autore di questa monografia si pone uno scopo davvero encomiabile, quello cioè di fornire una base attendibile per comprendere cosa avesse in mente l’evangelista Luca o, per meglio dire, cosa intendeva Gesù quando pronunciò la parola “oggi”. Per raggiungere il suo scopo Buon Spirito ha consultato manoscritti del Nuovo Testamento, testi critici e traduzioni, grammatiche greche e fonti storiche. Inoltre, ha messo a confronto gli aspetti testuali di Luca 23:43 con altri brani del Nuovo Testamento, estendendo la comparazione al testo ebraico e al testo greco della Settanta dell’Antico Testamento.
Nel primo capitolo l’autore descrive subito il problema che si incontra nella comprensione delle parole di Gesù così come si trovano nel brano lucano. Il secondo capitolo si concentra sul contesto del versetto, in particolare sul significato del termine parádeisos. Il capitolo 3 indaga la domanda: “Dove andò Gesù il giorno della sua promessa al criminale?” e i possibili significati di Hádes nel suo contesto. I due capitoli successivi prendono in esame il significato temporale di due momenti cruciali della vita di Gesù: il capitolo 4 tratta la risurrezione e il 5 la sua ascensione al cielo.
Il capitolo 6 valuta la semantica del termine parádeisos, sia nei testi ebraici e greci dell’Antico Testamento che in quello greco del Nuovo Testamento; il capitolo 7 analizza le questioni legate alla punteggiatura del brano in oggetto. I capitoli 8 e 9 presentano le testimonianze dei codici e dei manoscritti in greco e aramaico. Il capitolo 10 aggiunge ulteriori informazioni provenienti da fonti storiche.
Nei capitoli 11 e 12 si discute il significato e il ruolo della congiunzione hóti (ὅτι) che l’autore del vangelo di Luca potrebbe aver (o non aver) inserito prima della parola sêmeron (oggi). I due capitoli seguenti riesaminano le parole di Gesù utilizzando una fraseologia simile a quella dei passaggi comuni ai quattro Vangeli. Il capitolo 15 valuta il significato del termine “oggi” alla luce del suo utilizzo nel resto delle Sacre Scritture, mentre il capitolo 16 ne esamina la specificità nel Vangelo di Luca. Il capitolo 17 fa luce sui significati possibili del complemento di unione “con me” presente nelle parole di Gesù.
I capitoli 18 e 19 mostrano le interpretazioni del passo riportate in numerose traduzioni della Bibbia in varie lingue, le note inserite dai traduttori, le spiegazioni di lessici e commentari biblici, mentre il capitolo 20 presenta vari testi critici del Nuovo Testamento greco. Nel capitolo 21 l’autore fa un esperimento molto interessante: utilizza diversi algoritmi di traduzione disponibili online del brano greco e confronta poi i risultati prodotti in italiano. Infine, il capitolo 22 presenta le conclusioni a cui giunge l’autore nel suo percorso di studio.

La ricerca di Buon Spirito è presentata in modo conciso ed è facilmente comprensibile anche da parte di un pubblico non esperto di studi biblici. È consigliabile anche agli studenti di grado avanzato poiché fornisce numerose fonti primarie e secondarie che consentono di approfondire a più livelli questo affascinante argomento. Contribuisce alla comprensione di Luca 23:43 sostenendo argomenti che hanno una visibilità spesso minoritaria. Infatti, i presupposti dogmatici e il bias teologico condizionano fortemente il modo in cui le parole di Gesù possono essere recepite dal lettore. Ciò risulta evidente da un confronto onesto delle varie traduzioni bibliche, come riportato nei capitoli 18 e 19.

Una serie di domande che possono avere influenza sull’interpretazione delle parole di Gesù potrebbero essere: Esiste un’anima che sopravvive alla morte? Cosa è successo a Gesù nel periodo intercorso tra la morte e la sua risurrezione? Qual è il paradeisos che Gesù promise al ladrone pentito? Quale relazione esiste – se ce n’è una – tra il parádeisos e il phulakḗ in cui Gesù “andò e predicò agli spiriti”, secondo 1 Pietro 3:19? Phulakḗ è lo stesso Hádes o Tártaros di 2 Pietro 2:4? E potrebbero seguirne tantissime altre.

L’autore promuove la comprensione del brano in termini puramente intrabiblici, cercando di limitare al massimo la confusione dottrinale introdotta nel processo di interpretazione quando si adottano, con troppa leggerezza, concetti teologici sviluppati a posteriori per spiegare un brano della Bibbia più antico. Naturalmente non è il primo autore che tenta di farlo, ma sicuramente è uno dei pochi privilegiati che ha avuto accesso all’intera storia interpretativa disponibile oggi per questo versetto.

Ad esempio, un secolo e mezzo fa, Ludwig Reinhardt-Goetz concludeva in modo analogo che la comune punteggiatura con la virgola prima di sḗmeron “è indubbiamente falsa e contraddittoria con l'intero modo di pensare di Cristo e del malfattore” e che “Cristo (il Messia) non ha certamente inteso il paradiso come una suddivisione del regno dei morti, ma piuttosto la restaurazione di un paradiso sulla terra, cioè il regno messianico”. (Das Neue Testament vom Standpunkte der Urgemeinde ganz neu aufgefaßt, wortgetreu übersetzt; mit Einleitungen und Anmerkungen versehen, München: Verlag von Ernst Reinhardt. 1878, p. 104; cfr. Oscar Cullmann, Immortality of the Soul or Resurrection of the Dead?, London: Epworth Press. 1958, p. 50).

Anche per la comprensione tradizionale del testo è stata proposta una spiegazione più inclusivista riguardo alla punteggiatura del passaggio. Esichio di Gerusalemme già nel V secolo scriveva: “Alcuni lo leggono così: ‘In verità ti dico oggi’, mettendo un punto e continuando: ‘Sarai con me nel parádeisos’. Vale a dire: ‘In verità vi dico oggi che sono sulla croce: tu sarai con me nel parádeisos’. Leggendo il passo come al solito, non emerge nulla di strano. Perché il nostro Salvatore, con la sua indescrivibile divinità, andò sia nell’Ade che nel parádeisos col ladro, e fu nell’Ade, fu presso il Padre, e fu nella tomba, poiché Egli riempie ogni cosa” (Collectio difficaltum et solutionum, n. 49 [PG 93:1432, 1433]; cfr. Theophylact of Ohrid, Commentarii in quatuor Evangelia, Lutitiae Parisiorum: apud Carolum Morellum. 1635, pag. 534 [Traduzione inglese: Christopher Stade, The Explanation of the Holy Gospel according to Luke, House Springs, MO: Chrysostom Press. 1997, pag. 310]). Naturalmente, Esichio giunge a questa conclusione presupponendo che Gesù sia il Dio Onnipotente Onnipresente – «πανταχοῦ παρῶν καὶ τὰ πάντα πληρῶν» secondo Giovanni Crisostomo (Omelia 17, In Genesi capitolo 3 [PG 53:135; cfr. PG 97:1361]).

Certamente si potrebbe scrivere molto di più sul passo lucano. Tuttavia, lo scopo dell’autore non è quello di produrre un enorme volume di informazioni. Ha cercato, piuttosto, di fornire al ricercatore biblico un quadro conciso di tutti gli aspetti della questione e di far chiarezza sulle ambiguità pur restando entro i confini imposti dal testo biblico. Per chi ama leggere la Bibbia per quello che veramente dice, vale la pena lasciarsi guidare dall’autore in questo nuovo e affascinante viaggio, man mano che si addentra nella comprensione di ciò che Gesù disse durante i suoi ultimi istanti di vita, così come riportato nel Vangelo secondo Luca.


PAVLOS D. VASILEIADIS, MSc, PhD
ORCid: 0000-0002-6529-9512
Salonicco, 5 settembre 2023
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