GESU': CREATORE O CREATURA?

- INDICE

- INTRODUZIONE

- PREFAZIONE

- RINGRAZIAMENTI

- ESEGESI DI GIOVANNI 1:3,4

- ESEGESI DI GIOVANNI 1:10

- ESEGESI DI ROMANI 11:36

- ESEGESI DI 1 CORINTI 8:6

- ESEGESI DI COLOSSESI 1:16

- ESEGESI DI EBREI 1:2

- ESEGESI DI EBREI 2:10

- LE PREPOSIZIONI GRECHE

- LE SCRITTURE EBRAICHE E GESÙ

- DIO È IL CREATORE

- GESÙ È UNA CREATURA

- GESÙ: GENERATO E NON CREATO?

- IL CREDO

- GLI SCRITTORI DEI PRIMI SECOLI

- GENESI 1:26 – FACCIAMO L’UOMO

- SALMO 33:6 – I CIELI CREATI DALLA PAROLA?

- ATTI 3:15 – L’AUTORE DELLA VITA?

- EBREI 1:10 – GESÙ È IL CREATORE?

- GINOMAI, KTIZO E POIEO: IL LORO SIGNIFICATO

- CONCLUSIONE

- BIBLIOGRAFIA

INTRODUZIONE

Ci sono state, ci sono e ci saranno ancora discussioni sulla questione se Gesù Cristo sia stato il creatore o il mezzo di cui Dio si è servito per creare il tutto, come anche se egli sia una creatura o l’Iddio onnipotente.
Nessun credente di qualsiasi denominazione o confessione cristiana metterebbe in dubbio il fatto che Dio sia il Creatore. Il problema però sorge quando si comincia a parlare di Gesù. Secondo alcuni Gesù è il Creatore in quanto per loro sarebbe Dio, secondo altri non lo è. Al tempo stesso sorge la domanda sul fatto se egli sia una creatura o Dio.
In questo libro quindi ci chiediamo: “Gesù, è il Dio Creatore e quindi l’Iddio onnipotente?” Oppure: “È una creatura e quindi il mezzo, ossia l’intermediario con cui Dio operò la creazione?”.
A questo riguardo prenderò in esame i brani delle Scritture relativi all’argomento della creazione e in cui sono menzionati Gesù Cristo o Dio, come anche quelli dove possiamo trovare indizi utili per capire se egli sia una creatura oppure Dio e cercherò di analizzarne i contenuti.
Prenderò in esame anche altri passi inerenti all’argomento per vedere come questi possono far luce sulla questione, oltre al fatto che verranno analizzate le preposizioni greche usate in questi passi nelle lingue originali, e altri fattori come ciò che dicono le Scritture Ebraiche al riguardo o quello che era il pensiero degli scrittori dei primi secoli.
Esaminerò inoltre l’argomento secondo cui per il Credo cattolico Gesù Cristo è “generato ma non creato” alla luce delle Scritture e dei significati delle parole nonché di altri aspetti secondari ma non meno importanti. Per questo verrà presa in esame la parte iniziale del Credo.
Non mancherò inoltre di analizzare alcune citazioni degli scrittori dei primi secoli quali i Padri apostolici e gli Apologisti.
Esaminerò anche qualche passo controverso come quello di Genesi 1:26 per capire cosa intendeva lo scrittore con le parole “Facciamo l’uomo”. Considererò anche passi quali il Salmo 33:6, Atti 3:15 ed Ebrei 1:10 dove secondo alcuni Gesù è da considerare come essere il creatore di ogni cosa.
Non mancherà nemmeno un’attenta analisi dei verbi greci “Ginomai”, “Ktizo” e “Poieo” usati in relazione a Gesù e a Dio per vedere come e a chi vengono applicati.
Considerato ciò, auguro ai lettori di questo libro una buona e profittevole lettura.

Felice Buon Spirito

PREFAZIONE

a cura del dott. Simone Frattini

“At the end, nobody did what anybody could have done” (Alla fine, nessuno ha fatto quello che chiunque avrebbe potuto fare) si usa dire in lingua inglese, quando tante persone discutono di un soggetto, di un lavoro, di un’opera che si potrebbe fare, ma in fin dei conti, per un motivo o un altro, nessuno la fa.
Sotto questo aspetto Felice Buon Spirito è un pragmatico e dopo aver scritto molti altri testi, condotto discussioni e innumerevoli dibattiti, focalizza ora la sua attenzione sulla figura del Cristo nell’economia della creazione. L’ambito resta sempre quello scritturale, soprattutto Neotestamentario, ma il Buon Spirito non disdegna alcuni approfondimenti su singoli versetti dell’Antico Testamento e sulle vedute di alcuni Padri della Chiesa.
La domanda non è certo di quelle banali, è solo un aspetto più specifico di quella più ampia che riguarda l’identità di Gesù Cristo. Affidarci alle Scritture per cercare una risposta vuol dire ripetere un percorso tradizionale. Il Penna riassume così le sue considerazioni a proposito del Gesù all’interno del Giudeo-Cristianesimo post pasquale: “In rapporto a Israele, Gesù Cristo è considerato certamente come Messia e quindi in una dimensione ulteriore sia al Tempio sia alla Legge”.1 Il Redalié conferma: “Gli evangelisti hanno assolto a questo compito creando veri libri … concatenazioni di testi-prova tratti dalle Scritture (l’attuale Antico Testamento) che configuravano Gesù come Messia atteso”2 e lo Stendahl, parlando della missione di Paolo tra gli ebrei e tra i pagani, ricorda che “Servendo lo stesso e unico Dio, Paolo riceve una nuova e speciale vocazione al servizio di Dio. Il Messia di Dio gli chiede, come ebreo, di portare il messaggio divino ai pagani”.3
Ma è lecito andare oltre queste affermazioni e affermare che il Gesù delle Scritture va oltre il ruolo previsto per il Messia? Lasciamo volentieri la parola a Felice Buon Spirito, che dà la sua risposta. Si, Felice Buon Spirito has done it!



1 Penna R., I ritratti originali di Gesù il Cristo. San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1999, pag. 75.

2 Redalié J., I vangeli. Variazioni lungo il racconto. Claudiana, Torino 2011, pag. 20.

3 Stendahl K., Paolo tra ebrei e pagani. Claudiana, Torino 1955, pag. 55.

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